Vinificazione e Affinamento: Le uve sono state raccolte a mano utilizzando ceste da ca 20kg verso a fine settembre, la fermentazione è avvenuta in vasche di acciaio inox con 20 giorni di macerazione a contatto delle bucce. Dopo la svinatura il vino è stato travasato in tonneaux da 500 litri per l’affinamento in legno di 8 mesi.
Note di degustazione: vino dal colore rosso rubino ci regala un naso floreale intenso, in bocca è coerente, niente orpelli per preservare frutto e facilità di beva.
Ovviamente in Fiera! ViniMigranti a Firenze è un incontro fisso annuale, come FIVI mercato dei vignaioli. Passare dal banchino e scambiare quattro chiacchiere con Marco sull’annata passata e sui vini è un appuntamento fisso…soprattutto per scroccare del buon vino.
L’Azienda Castaldi
Dal 1700, la famiglia Castaldi coltiva con passione le colline dell’Alto Piemonte, trasformando l’amore per la terra in vini di straordinaria qualità. La cantina inizia la sua produzione nel 1997 e poi viene completamente ristrutturata nel 2011. Combina il rispetto per la tradizione con le più moderne tecnologie di vinificazione, garantendo un approccio innovativo e sostenibile.
Nel cuore dell’azienda troviamo la sala di degustazione, dove gli ospiti possono assaporare i vini immersi nell’atmosfera familiare che caratterizza questa realtà. Con 8 ettari di vigneti, Castaldi punta tutto sul Nebbiolo e su altri vitigni autoctoni come Vespolina e Uva Rara.
Filosofia Aziendale
La famiglia Castaldi abbraccia una filosofia basata sulla sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. Fin dagli anni ’80, l’azienda ha aderito al piano di sviluppo rurale, eliminando i diserbanti chimici e adottando tecniche biologiche per la gestione dei vigneti.
Ogni fase della produzione, dalla vendemmia manuale alla vinificazione, è pensata per esaltare la qualità delle uve e raccontare la storia del territorio. Il tempo è il fattore chiave: i vini riposano in botti di rovere e acciaio per raggiungere la loro piena maturità, offrendo esperienze sensoriali indimenticabili.
L’Alto Piemonte è una terra di grande tradizione vinicola, ricca di DOC e DOCG rinomate come Gattinara, Ghemme, Boca e Fara. I vigneti si estendono ai piedi delle Alpi, su terreni di origine glaciale composti da argilla, sabbia e ciottoli, che conferiscono ai vini struttura e longevità.
Grazie alle forti escursioni termiche tra giorno e notte, le uve sviluppano una complessità aromatica unica, rendendo questa zona una delle più interessanti d’Italia per gli amanti del vino.
Fara: Una Sottozona Ricca di Fascino
La sottozona Fara DOC, che comprende i comuni di Fara Novarese e Briona, è conosciuta per i suoi vini strutturati ed eleganti, frutto dell’unione tra Nebbiolo, Vespolina e Uva Rara. I vigneti si trovano su colline che beneficiano di un’eccellente esposizione al sole e delle fresche correnti alpine del Monte Rosa.
I suoli acidi e franco-limosi, insieme al clima unico, permettono di produrre vini di grande carattere e capacità di invecchiamento, che esprimono tutta la bellezza e la complessità del territorio.
Castaldi e FIVI: La Garanzia di una Filiera Indipendente
Come membro della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), Castaldi garantisce una filiera corta e trasparente, dalla vigna alla bottiglia. Ogni vino prodotto è il risultato di una cura artigianale, rispettando la natura e la tradizione.
Vuoi saperne di più sull’importanza della FIVI? Leggi il nostro articolo dedicato qui.
La raccolta manuale inizia nella prima decade di ottobre. Dopo la pigiatura soffice avviene il contatto di poche ore tra bucce e mosto. Fermentazione si svolge in acciaio a temperatura controllata del mosto fiore estratto. Un contatto con le fecce fini dura circa sei mesi. Poi il vino prosegue il suo affinamento in bottiglia.
Regione: Campania, Italia
Note di degustazione: un vino dal colore giallo paglierino e dal carattere rinfrescante. Il naso è delicato con i profumi di fiori bianchi, mele gialle, pere bianche, salvia ed altre erbe aromatiche. Il palato croccante e l’acidità alta ti incoraggiano a organizzare un bel picnic al mare.
Abbinamenti: formaggi freschi, caprese, insalate di verdure, antipasti misti, spaghetti alle vongole, pasta alla norma, pasta al pesto, risotto con zucchine.
La vendemmia è manuale, e non vengono praticate filtrazioni, si attende la naturale sedimentazione delle particelle in sospensione. L’aggiunta di solfiti è minima e avviene in maniera strettamente necessaria alle esigenze dell’annata. Il vino rimane sulle fecce fine per sette mesi smussando gli spigoli acquisendo corpo.
Note di degustazione: vino dal colore dorato, naso tipico dello chenin, frutta su tutto con presenza della tipica mela ammaccata. Il sorso è pieno, con ritorni di frutta, mela su tutto. La cosa migliore è la lunghezza di sorso che rendono un vino così complesso non stancante.
Abbinamenti: gateaux di patate al forno carico di formaggi e salumi e una bella crosta sopra di pangrattato
Note di degustazione: Color rosso porpora intenso, al naso profumo intenso, emergono frutti rossi croccanti, freschi, lampone, fragola, frutti di bosco, fiori di campo, vinosità. Il sorso è morbido, fresco, sapido, tannino giovane, succoso e molto beverino lascia il palato pulito.
Regione: San Gregorio di Catania, Etna nord-est, 500 mslm
Note di degustazione: sentori di mela rossa, fragola, arancia, lampone, anguria, papaya, timo e maggiorana, tutto sorretto da una piacevole acidità e sapidità.
Abbinamento: Piatti di pesce alla griglia: orata o branzino, magari accompagnati da verdure grigliate zucchine, melanzane o peperoni. Ma anche con piatti con erbe aromatiche per esempio: pollo al timo o verdure arrosto con rosmarino e maggiorana. Per un fine pasto diverso e divertente: formaggi freschi a pasta molle che non sovrastano la freschezza del vino ma la completano con la loro cremosità